martedì 12 aprile 2011

Sylvaner 2007 - Nossig

Sylvaner 2007
Manni Nossig




Manni Nossig e' considerato un produttore da amare. Un uomo, giovane, emergente e da seguire nelle sue produzioni.
E io ho voluto assaggiare, alla cieca, il suo prodotto piu famoso, il kerner. Vino pluripremiato, io non l'ho capito. Probabilemente il prossimo assaggio mi dira' la verita'...
Ora apro un suo Sylvaner, stessa annata, 2007.
Ecco un buon vino: fresco e profumato, vivo, stimolante. Incredibile il naso, persistentissimo, fiorito tutto di fiori bianchi. Chi volesse sentire davvero un biancospino assaggi qui.
Buono!

Nota a pie' di pagina: tra il primo bicchiere bevuto e l'ultimo, della stessa bottiglia, e' passato il we del vinitaly (a cui non sono andato, a favore di Cerea).
Il vino, stappato, ha retto come non avrei mai sperato.

Etna Bianco 07 - Terre Nere

Etna Bianco 2007
Tenuta delle Terre Nere




Vino da cui mi aspettavo parecchio, questo. Avevo gia' bevuto l'Etna Rosso Calderara, e mi era piaciuto molto, un rosso come mi piacciono ora (vedi pinot nero Mazzon....).
Questo bianco invece mi ha un po' deluso: non che non mi sia piaciuto ma non ho trovato un'acidita' che sostenesse il resto delle sensazioni, che peraltro ho trovato di un'equilibrio molto piacevole. La chiacchera a tavola con i cognati e' riuscita a distrarmi dall'ascoltarlo. Segno che, senza essere sgarbato con il parentado :), io e questo vino non parlavamo una lingua comune. Oppure i suoi argomenit erano pochini.
Come spesso accade la seconda bottiglia mi svelera' l'aracano ;)

giovedì 7 aprile 2011

Pinot nero '08 Filari di Mazzon

Pinot nero I Filari di Mazzon '08
Carlotto


Quello che vedete sullo sfondo e' una padellata di ossi buchi con ragou di verdurine. 
Quello che vedete in primo piano e' il miglior rosso che ho bevuto da qualche tempo a questa parte. E spero vivamente che quel terzo di bottiglia che mi aspetta a casa si sia mantenuto in forma, perche' ne ho una gran voglia :)
Il vino e' succoso e stiomolante, al naso accoglie con un bouquet quasi fiorito, fresco, per poi abbracciare il palato con un effluvio di frutti rossi appena colti, tannini e acidita' senza fine che assieme alla succosita' invitano a non lasciar riposare il bicchiere sulla tovaglia.
Che bello! Anziche' rilassarmi sulla sedia avvolto nelle calde e profonde meditazioni tipiche del rosso, questo vino mi tiene su, in attesa della prossima sua frase, del prossimo accenno.

Un paragone irriverente col Pelaverga: dove quello pero' si fa apprezzare per la sua frivola gioventu' questo lascia spazio a una mezza eta' piu' posata e pensata, senza perdere la dinamicita' della terra di montagna da cui proviene. Succo, una folata di pepe e tannini li accomunano.

Benvenuta primavera! :)

Vigne di Botticino - Bianco



Lo so, c'e' da inorridire se siete topi di citta'. Abituati a bottiglie spolverate, con etichette linde e stirate, una vaga sensazione risiede nel retro del cervello: vi dice che tutto, vino compreso, viene prodotto in modo pulito e asetticco, senza insetti, muffe, animaletti e terra varia... ma la vigna cresce in campagna, sui colli, fra l'erba. E vendemmiare e' tutto tranne un atto asettico :)
Ogni tanto succhiare qualcosa fatto da chi lo fa per diporto non mi spiace, anche perche' mi par di sentire, al di la' della perfezione mai raggiunta del prodotto, un filo diretto con lo spirito di qua dal sughero di chi beve: la spontaineita' e l'approccio gogliardico alla degustazione.