lunedì 11 luglio 2011

Il Sapaio - Volpolo 08

Volpolo 2008
Bolgheri Rosso
 Az.Agricola Il Sapaio
Sito Produttore  


Una gita improvvisata a recuperare la famiglia in ferie a Castagneto Carducci mi propone una location per la cena del mio compleanno. Decidiamo su due piedi grazie a una passeggiata cullabimba per il centro del paesello leggendo, come turisti stranieri, le carte dei locali che si affacciano sulla tranquilla e solatia via centrale.
La scelta cade su un locale che porta un nome fastidioso, ma fortunatamente ne ha un'altro di scorta: RistoMacelleria Franchi.
In effetti il locale e' lo sfogo naturale della buona macelleria dirmpettaia (fantastico il prosciutto toscano).
Per accompagnare una scelta salumi di cinta senese seguiti da un'ottima fiorentina (ciccia alla brace) scegliamo, consigliati dal personale, una bottiglia di Volpolo 2008 dell'azienda Il Sapaio.
Il taglio bordolesissimo (addirittura ritroviamo il petit verdot) e l'impostazione internazionale e modernista si notano da subito: ottimo colore, prontezza,, piacevolezza. Nessuna nota sbavata nella morbidezza che non ti aspetteresti da un vino giovane, nel legno ben fuso, dal boquet completo ma non esondante.
Manca il carattere? Si ma alla ristomacelleria non e' la carta principale.
Ceniamo piacevolmente, tra qualche piccola disavventura del servizio, e dopo un paio di tentativi di connessione ci dimentichiamo che il vino dovrebbe essere un commensale e ci concentriamo su noi stessi.

Il che forse non e' un male, dopo una settimana di lontananza.

mercoledì 4 maggio 2011

La Prendina - Garganega '09

Garganega Paroni 2009
Garda doc
Az.Agricola La Prendina
Sito Produttore 



Pancetta a parte la vita familiare molto normale di un padre di famiglia non mi spiace. Soprattutto perche' questo we si torna in alto... :)
In ogni modo una simpatica uscita interfamigliare in quel di Castellaro Lagusello non si disdegna per veder fiori, ammirare il bel borghetto, comprar formaggi di capra (una ignava formaggella e un ottimo siml-Castelmagno caprino... ma perche' quello di mucca non mi muove nulla? mah...), bottiglie di Lambrusco mantovano (vediamo se recensire... il base e' un simpatico formaggiatore pomeridiano, l'altro chi lo sa), asparagi verdi, ma acnhe rifocillarsi alla trattoria La Colomba.
E quivi assieme alle anguille fritte mi son concesso un lusso: ho barattato il vino della casa scelto dall'avvinazzato genitore (mio ovviemente...) con una bottiglia di garganega da 19 euri (che il simpatico esercete voleva poi farmi pagare 20...). Unico effetto collaterale per far passare morbido il cambio mi sono poi offerto spontaneamente di pagare il conto totale... urp! :)
Ebbene la Garganega in questione, dell'azienda locale La Prendina non era niente male: scopro in seguito che e' tagliata con poco reisling, ed e' bella come una giornata di sole dopo la pioggia: limpida alla vista ed al gusto, un'acidita' che mi ha affaticato parecchio nel tentativo di frenare la mano che voleva continuare a versarmene ma non era cortesia per i convenuti, una buona sapidita' che incuriosisce...
I profumi fioriti volteggiano ben sorretti da sentori agrumati su una ricca base salina.
Buona :)

Ora ravano su internet alla ricerca e qualcun'altro l'ha gia' assaggiata :)
Vino al Vino

martedì 12 aprile 2011

Sylvaner 2007 - Nossig

Sylvaner 2007
Manni Nossig




Manni Nossig e' considerato un produttore da amare. Un uomo, giovane, emergente e da seguire nelle sue produzioni.
E io ho voluto assaggiare, alla cieca, il suo prodotto piu famoso, il kerner. Vino pluripremiato, io non l'ho capito. Probabilemente il prossimo assaggio mi dira' la verita'...
Ora apro un suo Sylvaner, stessa annata, 2007.
Ecco un buon vino: fresco e profumato, vivo, stimolante. Incredibile il naso, persistentissimo, fiorito tutto di fiori bianchi. Chi volesse sentire davvero un biancospino assaggi qui.
Buono!

Nota a pie' di pagina: tra il primo bicchiere bevuto e l'ultimo, della stessa bottiglia, e' passato il we del vinitaly (a cui non sono andato, a favore di Cerea).
Il vino, stappato, ha retto come non avrei mai sperato.

Etna Bianco 07 - Terre Nere

Etna Bianco 2007
Tenuta delle Terre Nere




Vino da cui mi aspettavo parecchio, questo. Avevo gia' bevuto l'Etna Rosso Calderara, e mi era piaciuto molto, un rosso come mi piacciono ora (vedi pinot nero Mazzon....).
Questo bianco invece mi ha un po' deluso: non che non mi sia piaciuto ma non ho trovato un'acidita' che sostenesse il resto delle sensazioni, che peraltro ho trovato di un'equilibrio molto piacevole. La chiacchera a tavola con i cognati e' riuscita a distrarmi dall'ascoltarlo. Segno che, senza essere sgarbato con il parentado :), io e questo vino non parlavamo una lingua comune. Oppure i suoi argomenit erano pochini.
Come spesso accade la seconda bottiglia mi svelera' l'aracano ;)

giovedì 7 aprile 2011

Pinot nero '08 Filari di Mazzon

Pinot nero I Filari di Mazzon '08
Carlotto


Quello che vedete sullo sfondo e' una padellata di ossi buchi con ragou di verdurine. 
Quello che vedete in primo piano e' il miglior rosso che ho bevuto da qualche tempo a questa parte. E spero vivamente che quel terzo di bottiglia che mi aspetta a casa si sia mantenuto in forma, perche' ne ho una gran voglia :)
Il vino e' succoso e stiomolante, al naso accoglie con un bouquet quasi fiorito, fresco, per poi abbracciare il palato con un effluvio di frutti rossi appena colti, tannini e acidita' senza fine che assieme alla succosita' invitano a non lasciar riposare il bicchiere sulla tovaglia.
Che bello! Anziche' rilassarmi sulla sedia avvolto nelle calde e profonde meditazioni tipiche del rosso, questo vino mi tiene su, in attesa della prossima sua frase, del prossimo accenno.

Un paragone irriverente col Pelaverga: dove quello pero' si fa apprezzare per la sua frivola gioventu' questo lascia spazio a una mezza eta' piu' posata e pensata, senza perdere la dinamicita' della terra di montagna da cui proviene. Succo, una folata di pepe e tannini li accomunano.

Benvenuta primavera! :)

Vigne di Botticino - Bianco



Lo so, c'e' da inorridire se siete topi di citta'. Abituati a bottiglie spolverate, con etichette linde e stirate, una vaga sensazione risiede nel retro del cervello: vi dice che tutto, vino compreso, viene prodotto in modo pulito e asetticco, senza insetti, muffe, animaletti e terra varia... ma la vigna cresce in campagna, sui colli, fra l'erba. E vendemmiare e' tutto tranne un atto asettico :)
Ogni tanto succhiare qualcosa fatto da chi lo fa per diporto non mi spiace, anche perche' mi par di sentire, al di la' della perfezione mai raggiunta del prodotto, un filo diretto con lo spirito di qua dal sughero di chi beve: la spontaineita' e l'approccio gogliardico alla degustazione.

giovedì 24 marzo 2011

Kerner Nossig '06

Kerner 2006
Manni Nossig


Provo un gran desiderio di asaggiare questo vino che da un mesetto giace nella mia cantina: il kerner e' un vitigno un po demode', incrocio tra il reisling renano e la schiava grossa. Manni Nossig ci ha vinto anche qualche riconoscimento, come i tre bicchieri... Mi aspetto, per il semplice motivo che ne ho voglia e che il muller (altro incrocio di riesling...) di Castel Juval era cosi, un vino fresco, stimolante, pulito... un reisling tedesco in pratica...
Solita scemenza: aspetta e ascolta!
Per pranzo sono fortunato: alle cotolette al marsala infatti si aggiunge un entree' di fagottini di sfoglia ripieni di brie e noci. E' una sfida gastronomica tra il sottoscritto, paladino della sfoglia, e la B. cuoca dell'occasione nonche' paladina della brisee' con cui li aveva confezionati ieri sera: la sfida finisce 1-1 secondo me, 2-0 per la brisee' per lei :)
Il kerner qui invece e' pesante, sovramaturo (vendemmia tardiva?), seduto su sentori molto zuccherini, poca acidità, le sfumature ci sono eccome e son piacevoli soprattutto nel profumo, ma l'equilibrio e' un po' perso verso la pesantezza. Vino grasso, per formaggi molto erborinati e piccanti, che raddrizzino un po' la schiena alla sensazione generale.
E' primavera, ho voglia di freschezza :)

mercoledì 23 marzo 2011

Collefrisio Zero '08

Zero '08
Montepulciano d'Abruzzo doc
Azienda Collefrisio



Cosa vuol dire degustare? Non in assoluto. Per me, per un me assoluto, per me ora... in questo particolare momento...
Vuol dire fare il quadro tra le mie aspettative, la mia volgia di oggettivita', il mio gusto e la mia percezione. Per ultima? Si, definitivly. E perche mai? Perche' ahime' degusto sempre con la testa. 
Per quanto io rifugga l'idea, l'etichetta, la situazione in cui ho scelto la bottiglia, il prezzo, le parole di chi me l'ha proposto, i vini simili che ho gia' bevuto, tutto concorre a creare dei preconcetti che si fondono al momento di stappare la bottiglia. Poi un attimo di silenzio, il cervello trattiene il respiro e canta un veloce rasa-tabula-mantra per far spazio allo spirito che Aladino ha appena evocato, al turbinio di demoni che Pandora ha appena liberato... Ma io non ci credo. Lei, la mente, ci prova ma io apro un vino per ascoltarlo e dentro di me spesso aspetto invece la conferma dell'idea che mi ero fatto.
Per fortuna il piu delle volte ci ho capito tanto poco che gli spiriti mi schiaffeggiano abbondantemente durante il primo bicchiere. A tal punto che al secondo, preso umilmente atto della mia pochezza, mi siedo e li ascolto.

E in questa lo Zero quipresente mi presenta un dolce frutto come di lampone, che mi stupisce. Pero' non frutta, ovvero non deborda: evviva! Al suo posto ecco uscire un'acidita' piacevole che mi invita al prossimo sorso... ma stasera si festeggia mio padre e la mia piccolina e torno al bicchiere dopo un poco, per sentire un tannino che credo sia legno non ancora ben fuso con il tannino del vino... ma e' un abbaglio: lo Zero fa solo acciaio :) devo aspettare ed aprirne un'altra, vedremo ;)
Pero' pero'... questo vino da tutti i giorni nel prezzo mi e' piaciuto. Bene, i rossi continuano a piacermi  anche ora in questo periodo di bianchi :)

giovedì 17 marzo 2011

- Muller Thurgau 08 - C.Juval

Muller Thurgau 08
Castel Juval
Sito Produttore




Propostomi con i formaggi quando lo stappo rimango un po interdetto: mi aspettavo qualcosa di pieno, grasso e secco, qualcosa come uno chardonnay parkeroso...
Invece e' di nuovo un vino come mi piacciono ora, buona acidita', profumi, mineralita'... Il varietale del muller per me e' evidentissimo, per Rolli e' il terroir... Vino che in bocca direi di un giallo intenso ma con lampi di verde, cristallino, invitante. Non so perche' mi ricorda il sole che filtra tra i pampini :)
Solo per i cremosi di pecora e capra ;P

mercoledì 16 marzo 2011

- Gewurtz Falkenstein '06

Gewurtztraminer 2006
Flakenstein
Sito Produttore


Ancora due scuse buone per comprare una bottiglia di vino (un paio per l'esattezza... ;)): la preferenza della Betti per i Gewurtz e quella di Rolli (il mio pusher ufficiale) per la cantina in questione.
Lo stappo per accogliere a cena un'amica di vecchia data della Betti, che alla prova dei fatti si rivela astemmia.
Peccato, ma ormai l'ho capito, son tutte scuse: compro, scelgo, stappo solo per la mia sete :)
Abituato agli alsaziani noto subito la differenza, che gia' avevo sentito in altri altoatesini. Il traminer qui sotto le Alpi e' piu carico, quasi tutto sulla frutta quando il francese e' sui fiori, naso bocca, retrogusto. Qui si aggiunge una nota che intuisco ma non riesco a codificare, forse metallica, forse terrea (Minerale, Rolli? :P).
Sembrerebbe una marmellata di pesche e albicocche ma inteviene la capacita' del cantiniere a tenere un vino equilibrato, con la giusta acidita', che non stucca. Vi e' una percezione di uve molto mature, che da una sensazione complessiva decisamente calda ma compatta, senza sbavature.
Cercavo il fiorito un po' frufru e mi ha deluso... bevendolo ho trovato un'altro vino, quello pensato da Falkenstein. Mi e' piaciuto. Aspetto la bottiglia n.2 per capire ancora qualcosa.

venerdì 11 marzo 2011

- LOIS 2008

LOIS 2008
Gruner Veltliner
Loimer - Austria
Sito Azienda






Vino molto piacevole, fresco, semplice, l'acidità e' la sua caratteristica primcipale. Limone, biancospino, sentori freschi e rigeneranti. Ottimo con affettati e torte salate.
Costa pochissimo :)

- DR-L Riesling 2008

L Riesling 2008
DR. Loosen
Bernkastel, Mosel, Germania
Sito Azienda


Ah, che goia!
Spesso questo inverno ho apprezzato questo Riesling: prima con la scusa che la sua bassa gradazione alcoolica permetteva anche alla Betti incinta di berne un bicchiere in piu, con il dato di fatto che mi piace ogni tanto me lo ripropongo.
Vino da 8°, residuo zuccherino alto, fruttato ma soprattutto fiorito e al contempo minerale e pulito con una sensazione finale dove l'acidita' non toglie mai la voglia di riassaggiarlo. Mi vien quasi volgia di dire puro: il freddo della sua terra si percepisce in bocca non come una difficolta' ma come una soavita' diffucsa, che riempie di gioia per la facilita' con cui si beve, per l'immediatezza con la quale il suo complesso set di sensazioni ti incantano.

- Villero 2007

Villero 2007
Barbera d'Alba
Az.Ag. Sobrero, Castiglione Falletto
Sito Azienda






Di nuovo una delusione: sara' forse che ho in mente vini bianchi in questo momento? Quasi quasi lascio perdere i rossi, son sempre delusioni. Un altro vino spento, seduto su una nota amara come da fondo di botte. Un vago e nostalgico sentore d'antico, di altri tempi, pervarde questo vino che ha poco altro da dire.
Peccato averla strappata di mano a Rolli, mi aspettavo molto, stimandolo. Ma proprio per questo mi ricordero' di questa cantina, e cerchero' altri loro vini da assaggiare.

- La Coeta - Corte Lenguin

La Coeta '04
Amarone della Valpolicella
Corte Lenguin
Sito Produttore



Acquistato a 13 euro la bottiglia va bene. E' pur sempre un amarone, berro' il resto del cartone durante la settimana, quando l'estro del momento domaderà piatti saporti senza l'attenzione necessaria per gustare la finezza di cio' che bevo.
Vino potentissimo, eccessivamente legnoso, concentrato ed alcoolico.
In realta' il cartone e' di 2005, chissa' ;)

sabato 5 marzo 2011

- Rosso Giulia 2007 - Le Cantorie

ROSSO GIULIA 2007
Cellatica Superiore doc
Marzemino-Barbera-Incrocio Terzi-Schiava Gentile
Azienda Agricola Le Cantorie
Sito Produttore




Lo apro e trovo conferma nei pregiudizi di cui l'ho avvolto da quando e' entrato nella mia cucina grazie all'amico Marcello... i 18 mesi in barrique, il terroir che non apprezzo molto... Eccolo qui pertanto: stereotipato, senza sfumature, frutto che frutta, tannini morbidi a gogo... Vabbe' deve accompagnare una polenta riscaldata e uno zampone precotto (inutile nascondersi dietro un dito, la bimba impone grandi sacrifici! :D)... Il compito non e' gravoso ma si comporta senza dar fastidio a nessuno. L'ultimo sorso forse mi stupisce, si apre a sfaccettature piu complesse e il tannino ora ha un che di terroso... Emerge anche una certa acidita' che lo rende meno bieco.
Nel complesso svolge il suo lavoro onestamente per oggi. Mi ricorda qualche vino tradizionale di queste terre, una barbera un po' scorbutica

Apriamo i brindisi

Eccomi, caro... Se mi leggi e' perche' ti voglio un gran bene, il blog e' privato.
Anzi: privatissimo.

Questo è il mio cloud-taccuino per segnarmi gli appunti del vino che bevo (assaggiare e' per gente come si deve ;).


Alla salute!